Il ministro Santanchè annuncia l’approdo in Cdm al question time
PNRR"L'intenzione è quella di presentare al più presto in Consiglio dei ministri il disegno di legge sulla riforma della professione delle guide turistiche”. Lo ha assicurato il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, durante un question time alla Camera. L'obiettivo è quello "dare il via l'iter parlamentare necessario per l'attuazione della riforma, che deve avvenire necessariamente entro il 31 dicembre 2023". "La riforma della professione delle guide turistiche è uno degli obiettivi del PNRR - ha sottolineato il capo del dicastero - e ha lo scopo di regolamentare i principi fondamentali della professione e dare alle guide turistiche un ordinamento univoco, che rispetti l'autonomia locale e anche i principi sanciti dall'Unione europea, definendo uno standard omogeneo a livello nazionale, anche con l'obbligo di formazione e aggiornamento per supportare al meglio l'offerta turistica".
I contenuti
Il testo, messo a punto dall'Ufficio legislativo del Ministero, tiene conto sia della normativa nazionale, regionale ed europea, sia degli orientamenti giurisprudenziali della Corte costituzionale e dal Consiglio di stato. Sono state inoltre recepite le istanze presentate dalle associazioni di categoria e dagli assessori del turismo delle varie regioni per arrivare a un testo più condiviso possibile. La riforma prevede diverse misure volte a contrastare l'esercizio abusivo della professione, primo fra tutti l'obbligo di sostenere un esame di abilitazione e di iscrizione in un apposito elenco nazionale. Alle guide abilitate sarà fornito un tesserino di riconoscimento che dovrà essere esibito nello svolgimento dell'attività. Sul tesserino ci sarà il codice identificativo verificabile. Anche per le guide già abilitate si provvederà a verificare l'effettivo possesso dei titoli e delle competenze dichiarate in sede di iscrizione all'elenco nazionale, "fermo restando che le stesse non dovranno sostenere nessun nuovo esame di abilitazione". Saranno infine previsti specifici divieti di esercizio della professione e di uso di tessere e altri segni distintivi. Saranno attuati specifici sistemi di controllo e previste sanzioni pecuniarie in caso di violazione delle disposizioni previste nella nuova normativa.
Reazioni
"La bozza di legge sulla riforma delle guide turistiche presentata dal ministro Santanchè contiene diversi punti positivi, al netto di alcune criticità. Tra gli aspetti condivisibili, oltre ad una corretta ed ampia definizione della professione che riconosce alla guida anche la funzione didattica e l'attività da remoto, c'è il principio di non impedimento dell'attività professionale e del libero e gratuito ingresso nei luoghi di visita aperti al pubblico, compresi quelli religiosi o appartenenti a privati". Così in una nota Confapi Turismo, sottolineando come siano "apprezzabili anche i requisiti di accesso all'esame di abilitazione, tra i quali il possesso di una laurea triennale o magistrale e due lingue straniere, di cui almeno una di livello C1, così come l'innalzamento del livello di deterrenza verso l'abusivismo con sanzioni che possono arrivare fino a 10mila euro per chi svolge abusivamente l'attività di guida turistica o per soggetti ed imprese che affidano i propri clienti agli abusivi".
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